Felicemente senior: Come contrastare l’insorgere dell’osteoporosi e dei disturbi articolari
L’osteoporosi è una malattia sistemica dello scheletro caratterizzata da riduzione e alterazione qualitativa della massa ossea, che si accompagna ad aumento del rischio di frattura.
Aver raggiunto un buon picco di massa ossea in età giovanile rimane la miglior prevenzione dell’osteoporosi. Le misure preventive principali riguardano il regime dietetico, il fumo, il consumo di alcool, l’esposizione al sole, l’attività fisica e il controllo del peso corporeo.
La densitometria ossea valutata con tecnica DXA a livello di radio, calcagno, colonna e femore prossimale è la tecnica di elezione nella valutazione della massa ossea. L’indagine densitometrica è raccomandata a tutte le donne oltre i 65 anni. Per donne di età inferiore l’indagine è raccomandata solo in presenza di fattori di rischio (anamnesi materna di frattura osteoporotica in età <75 anni, menopausa prima dei 45 anni, magrezza: BMI <19 Kg/m2) In alternativa occorre la presenza di 3 o più fattori di rischio minori.
Il trattamento dell’osteoporosi deve essere finalizzato alla riduzione del rischio di frattura, il cui valore deve basarsi sia sul valore densitometrico sia su fattori di rischio clinico.
Il trattamento si avvale di: supplementazione calcio e vitamina D, modulatori selettivi del recettore estrogenico (SERM) quali il raloxifene ed il bazedoxifene, bisfosfonati (etidronato, clodronato, alendronato, risedronato, ibandronato e zoledronato), HRT, denosumab, ranelato di stronzio. Infine, a integrazione dietetica della terapia convenzionale si annoverano gli isoflavoni di soia.