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Sicurezza domestica: Non so dove sbattere la testa!

10 Giu 2017
11.45
Area Educational

Sicurezza domestica: Non so dove sbattere la testa!

Prevenzione piccoli traumi. Caratteristiche del trauma cranico infantile.

Il trauma cranico è un evento molto comune nei bambini, soprattutto nei lattanti e nei bimbi in età prescolare, che spaventa molto i genitori ma che nella maggioranza dei casi termina con un bernoccolo o al più con una ferita superficiale.

Ciononostante il trauma cranico continua ad essere una tra le più comuni cause di accesso in Pronto Soccorso.

L’ambiente dove più spesso avviene il trauma è quello domestico, con varie modalità: caduta dal letto dei genitori, dal fasciatoio, da un gioco o dalla propria altezza; eventi quasi sempre evitabili con le dovute accortezze dei famigliari.

Molti fattori concorrono a rendere un trauma cranico più preoccupante, soprattutto la dinamica (altezza superiore ad 1 metro), l’assenza di pianto immediato, la presenza di numerosi vomiti “a getto”, l’aspetto confuso del bambino, unito al sopore.

Una voluminosa tumefazione molle in sede parietale, soprattutto in un lattante, sottende spesso una frattura e merita una visita specialistica ospedaliera.

E’ importante ricordare che il caposaldo della gestione del trauma cranico resta sempre l’osservazione, soprattutto nelle prime 6 ore dal trauma e poi nelle successive 24 ore; non sempre infatti una sofferenza cerebrale si manifesta immediatamente.

Le lesioni intracraniche conseguenti al trauma possono costituire cause di decesso e disabilità nell’età evolutiva e  diagnosticare in tempo tali lesioni è fondamentale per i piccoli pazienti.

Una corretta gestione del trauma prevede inoltre un uso razionale degli strumenti radiologici, TAC encefalica in primis, in considerazione delle crescenti evidenze sui danni legati all’esposizione radiante di organismi in crescita.